mercoledì 26 aprile 2017

Cose narrate che ho imparato ieri (25 aprile 2017)

Come ci accade da non molto partecipiamo a delle escursioni narranti con una guida coinvolgente e narrante. Paolo Burrini delle Vie Narranti.
Lui non lo sa, ma l’unico motivo è che abita vicino a noi e ci dà un passaggio…
Comunque, ieri è stata una giornata davvero densa di avvenimenti e informazioni.
25 aprile: giorno della Liberazione, San Polo in Chianti sembra perfetto per un anello che ricongiunga le nostre passioni: camminate, natura, storia, cibo entusiasmante e molto ossigeno.
La vita in città è anossica, e ce ne accorgiamo non appena mettiamo piede fuori le mura cittadine (ma soprattutto al rientro, quando gente stressata e frustrata anche di festa non si cura di liberarsi affatto!).
Per noi è stata una Liberazione camminare, in salita e in discesa, faticare, ma riempirsi anche di Ossigeno per polmoni e occhi (tutti e tre).

E poi scoprire che il giglio di Firenze non è un giglio (ma un Iris, detto anche però giglio di Firenze, o giglio bianco). E con giglio fiorentino, o giglio bottonato, si intende anche il famigerato stemma araldico della città toscana. Ma non esiste in natura il giglio rosso (tanto che un concorso ne cerca di incentivarne la scoperta/ibridazione/invenzione).
E poi a Firenze non si dice neanche giglio, ma giaggiolo (poiché bianco ricorda ghiaccio, cioè ghiacciolo, cioè giaggiolo, cioè boh..). E prima era bianco poi rosso su campo rosso poi bianco (per questione di guelfoghibellinità).
Possiamo dunque dire che Firenze, ovvero città del fiore, è fondata su notevoli malinterpretazioni e sovraestimazioni?

..giglio in posa..

..gigli posati e pallidi..

Pensare che poi si è anche visto il palazzaccio, residenza estiva della Bencina, tale Ginevra de’ Benci, secondo alcuni una dei più probabili modelli per la Monna Lisa!
Sono cose che danno da pensare…

..foto tessera della Ginevrina..
Come dà da pensare che dopo una degustazione di olio da capogiro tutti ci sentivamo esperti, ma soprattutto profondamente ignoranti, ma narranti!

E però due detti nuovi li ho portati a casa:
- Cuor contento il ciel l’aiuta!
- Ma chi t’ha sciorto?

(e anche due suggerimenti di film da vedere, ma questa è un'altra storia da narrare)