sabato 5 gennaio 2013

ATP Doha: Davydenko ritorna a grandi livelli, ma trionfa Gasquet

Il 31enne Nikolay Davydenko lotta in finale a Doha, Qatar ma deve arrendersi a un ottimo Richard Gasquet per 3-6 7-6 6-3 che conquista meritatamente un torneo: per lui è la vittoria più prestigiosa.




Il transalpino Richard Gasquet conquista il ricco torneo di Doha su Nikolay Davydenko con il punteggio di 3-6 7-6 6-3 in oltre due ore e mezza. Bella partita tra i due contendenti, con scambi di altissimo livello, ma è troppo fresco il francese per non chiudere al terzo set su un Davydenko generoso e molto propositivo.
Era da un bel po’ di tempo che non si rivedeva Nikolay Davydenko così avanti in un torneo ATP. E l’ex numero 3 del mondo ne approfitta giocando una settimana quasi perfetta e dimostrando di poter ancora competere in tornei sulla distanza dei due set su tre. Manca al circuito il suo gioco particolarissimo, soprattutto i lungolinea millimetrici, le poche rotazioni che imprime alla palla e il suo saper disegnare il campo come con il goniometro. Dall’altra parte della rete c’è però Richard Gasquet, l’ex enfant prodige del tennis non solo francese che sembra rivitalizzato dalla cura Piatti, se non nei risultati almeno nel gioco. Molto più propositivo e brillante, forse anche più convinto mentalmente. Notevole, infine, la settimana del francese, sempre mirabile il rovescio monomane che meriterebbe un posto tra le meraviglie del tennis di tutti i tempi.

IL MATCH
Le statistiche del primo set fotografano bene l’andamento del parziale. Nikolay può contare su uno stato fisico di forma davvero smagliante, l’unica possibilità per lui per far fruttare il suo gioco fatto di palle piatte, lunghi scambi e anticipi mirabili. Un solo break consente al russo di portare a casa il set aggiudicandosi il 55% dei punti giocati. Si gioca infatti su pochi punti e non si può dire che il francese, autore di un’ottima settimana anche lui, demeriti. 6-3 il primo parziale e un Gasquet che può recriminare per due palle break non sfruttate.
Il secondo set è molto più combattuto e avvincente. Break del russo sul 2-2 e occasioni gettate al vento da parte del 31enne Nikolay per portarsi addirittura sul 5-2. Gasquet tiene, il suo rovescio da Oscar questa settimana funziona a meraviglia tanto da fargli recuperare lo svantaggio e regalargli la parità del 4-4. A questo punto Davydenko sembra un po’ più stanco e sembra ripensare alle occasioni perse per chiudere un torneo che per lui sembra quasi un canto del cigno a così alti livelli. Forse inizia a pesare l’insieme della settimana, in particolare lo scoglio sulla carta più difficile, David Ferrer battuto ieri in semifinale. A beneficio dello spettacolo, il secondo set ha bisogno di un tie break. Gasquet inizia bene, solido al servizio e determinato con il diritto; infatti il russo concede qualcosa, un minibreak in apertura, seppur recuperato subito con uno splendido rovescio lungolinea con i piedi in campo. Pecca di continuità Davydenko, e inizia a sbagliare troppe palle non impossibili regalando il tie break per 7-4 e quindi il set al francese: tutto da rifare. 
Il terzo e decisivo parziale vede il francese favorito, un po’ perché l’inerzia del match è dalla sua parte, e un po’ perché il russo inevitabilmente soffre la fatica di una finale al terzo set a cui non è più abituato: senza lucidità fisica, Davydenko ha meno possibilità di far brillare il suo tennis assai dispendioso. A conferma della fatica e degli sforzi a cui abbiamo accennato, il russo è costretto a chiedere l’intervento del massaggiatore sul 40 pari del primo gioco. Si piega a metà campo per un dolore alla gamba sinistra, un indurimento o uno stiramento al muscolo e rientra negli spogliatoi per circa 10 minuti. Rientra però per chiudere il game, seppur con difficoltà. Paradossalmente sembra Gasquet quello ad aver preso un contraccolpo psicologico maggiore dallo stop, tanto da litigare anche con Occhio di falco. Il calo di Davydenko è però netto, cede il servizio al quinto game e quindi il francese si porta sul 3-2 con ottime possibilità di fare corsa di testa. Il russo ha ormai finito la benzina, ed è agevole per il transalpino alzare le braccia al cielo trionfando per 3-6 7-6 6-3, con uno scambio di break negli ultimi due games.

Pubblicato su Vavel il 05 gennaio 2013

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