domenica 10 settembre 2017

New York New York - day 6 - September 7, 2017

Giovedì. Che si fa di giovedì a New York?
Prima di tutto si cerca di alzarcisi dall'umile giaciglio. Poi di riprendere conoscenza, e ogni giorno è più dura, sta diventando peggio di un lavoro! Uno sporco lavoro, soprattutto in metro, ma qualcuno lo dovrà pur fare, di mantenere questo luna park sull'isola..

Trattandosi di isola cerchiamo di circumnavigare Manhattan, passando dallo stretto di Magellano, ma ce lo sconsigliano e dirottiamo (verbo pericoloso a queste latitudini) su una escursione in battello. Prima però colazione all'americana in una bettola autentica: pane tostato nel burro e sciroppo d'acero con caffè americano, e per la signora un succo d'arancia frullato con le fragole. Prima di uscire riesco finalmente a scoprire perché le donne vanno sempre in coppia in bagno (vedi foto allegata).
Poi ci imbarchiamo e passiamo due ore a bocca aperta rimirando i grattacieli dall'acqua, e passiamo sotto il ponte di Brooklyn e vicino alla statua della Libertà e poi via via tutti i più famosi edifizi della città più popolosa degli States.
Scendiamo resistendo alla tentazione di comprare le foto che ci hanno fatto contro un muro prima di partire e che poi hanno fotomontato.. 
Irresistibile, nell'epoca in cui tutti hanno almeno due macchine fotografiche a testa, nevvero?

Poi pranzo da urlo (almeno il fegato urlava) dal Ladro dello Street Food presso il Museo di Storia Naturale. 20 $ per delle cose innominabili, ma colpa nostra che dovevamo lasciargliele lì sul banchetto..
Dentro il Museo ci si perde letteralmente, qualcuno perde anche la testa, come la teenager italiana che ha chiesto al su' babbo come hanno fatto ad uccidere gli animali in quelle pose e poi imbalsamarli così? Visto che ci sono enormi scene che riproducono tutti gli ambienti naturali del mondo.. Non abbiamo avuto il cuore di svelare loro che erano manichini iperrealisti in vetroresina..

Poi via di corsa verso l'86° piano dell'Edificio dello Stato dell'Impero (Empire State Building, per gli amici solo Empire, o Empy...). 
Incredibile farsi 80 piani in 2 minuti scarsi (con l'ascensore, servisse specificarlo). Arriviamo su che c'è l'ora blu, ma anche altri 727 turisti (contati io!) radunati lì per il tramonto. Sgomitando e imprecando, lanciando di sotto qualcuno (scelto in base a specifiche nazionalità, tanto va di moda...), facciamo anche delle belle foto, ma correndo anche il rischio che il vento ci porti via.
Sicuramente il rischio non calcolato preventivamente è stato quello del freddo patito.. Qualche giorno si schianta di caldo, altri giorni di freddo, in base a nuvole, venti, e forse anche a come si alza Trump al mattino..

A tal punto si fa anche ora di cena, e con amici scendiamo a Chinatown da Joe's Shanghai e davvero sembra di vedere entrare Bruce Lee da un momento all'altro! Dobbiamo fare la coda, tra​ spazzatura (ricorrente tocco autentico di pittoresca vita cittadina) e autoctoni sospettosi..
Dentro è un po' come essere da Gigi 'er Troione di fantozziana memoria, ma con i camerieri che parlano in cinese (e l'americano lo parlavo meglio io, immodestamente) e i commensali (essendo stati messi in un tavolo da 8) che non sanno fare manco le foto ricordo!
Ordiniamo delle cose a caso (buone, nel loro genere) e usciamo sospinti dalla scopa del ragazzo che ha premura di chiudere (in effetti è già mezzanotte, l'ora in cui le principesse di Chinatown si trasformano in zucche di plastica).
Manca solo di raccontare come Sabrina abbia lodato la mia capacità di orientamento un minuto prima che io facessi prendere la metro in direzione errata a 4 persone...
Tutto il resto è nanna!

..finalmente ci arriviamo a bordo del Titanic..
..è evidente che sono morti di fame i dinosauri, così sciupatini..
..che morte orribile..
..l'ora blu su New York, dall'Empire..
..il bicesso..
..e il quarto? Fotobomber?
..la sala della gente pacifica..

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