venerdì 5 ottobre 2012

Mi ritorni in mente: Canguri d'Italia

..Bob Vieri, cioè Roberto..



Alessandro Del Piero è ormai già in Australia e si prepara alla prima partita.

Non in America, non in Europa, ma in Australia, nell'Altro Mondo: downunder, come dicono gli inglesi. Nel mondo rovesciato: dove l'estate è inverno, l'inverno è estate e il loro calcio è il rugby, o il cricket.

Forse Del Piero non lo sapeva mentre firmava un contratto milionario, ma tanti anni fa ci fu chi lo precedette. Si tratta di Bob Vieri, non Bobo, cioè Christian, ma Roberto, il padre di Christian. Roberto aveva classe, talento, ma poca applicazione. Ancor meno costanza, in campo come nella fedeltà alle maglie. Undici traslochi nella sua carriera, con avventure pioneristiche in Canada, a Toronto, e due parentesi in Australia. A Sydney, per la precisione, nei Marconi Stallions, in cui militò dal 1977 al 1981 per poi ritornarvi nel 1982 e chiudere laggiù la carriera, come Del Piero: in tutto 87 partite giocate con 17 gol nella terra dei canguri.

Sono però anche scelte di vita, forse più di quello che Del Piero si aspetta. Nel 1978, a Roberto Vieri nacque un figlio, Massimiliano, attaccante del Prato, che ha doppia nazionalità e vanta 6 presenze nella Nazionale dei Socceroos. Mentre Christian, Bobo, nato nel 1973, fece parte delle giovanili dei Marconi Stallions.

Poi c'è un altro italiano che ha preceduto Alex: ci pensò già Benny Carbone, nel 2006, a firmare per il Sydney. Quel Benito Carbone di cui Boskov disse: "Benny Carbone con sue finte disorienta avversari, ma anche compagni". Ci restò poco, un mese, il tempo di tre partite e due reti. Media invidiabile, ma non era aria per lui.

Alex invece va per restarci almeno due anni. Chissà che qualcuno dei suoi figli non inizi a diventare calciatore proprio a Sydney, come iniziò Christian, detto Bobo, in un curioso ricorso storico degno di un romanzo calcistico, come l'ultimo capitolo del Del Piero calciatore.

Pubblicato il 5 ottobre 2012 su Italia Germania 4-3
e su Datasport

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