..come agli dei, a Maradona si perdona tutto.. |
Quell'attaccante è troppo grande. No, troppo piccolo. Troppo magro, troppo grasso. Questione di gusti? Questione di mode o di moduli?
Già, perché negli anni '90, l'attaccante doveva essere alto almeno 1 e 90 e pesare 90 chili di muscoli. Boksic, Vieri e Weah erano il modello. Ovviamente con eccezioni come Chiesa o Signori. Però si puntava a quello standard, all'attaccante di sfondamento. Al Bierhoff che scardinasse le difese e risolvesse le partite con un colpo di testa su calcio d'angolo. Era un calcio bloccato, le difese avevano bisogno di rilanciare la palla e trovare una torre che la difendesse per rifiatare. Il puntero doveva essere massiccio. Tanto da cercare di modificare il fisico e mettere a rischio tendini, muscoli e articolazioni.
Come nel caso di Ronaldo (quello vero, quello brasiliano). Arrivò in Italia molto più magro, con una massa muscolare molto meno accentuata di quando la lasciò. Poi iniziò a mettere su chili, prima di muscoli, poi di altro, ma questa è un'altra storia. Ci si è riprovato con Pato. Arrivò qualche anno fa in Italia meno muscoloso di quanto non lo sia ora: che ciò possa essere una concausa dei suoi problemi muscolari?
Alla fine la moda cambia, per necessità o per virtù, e quest'anno saremo costretti a fare i conti con attaccanti d'altezza minore. Andati via Ibrahimovic, passano di moda i Borriello, rimangono i short players. D'ingaggio, di statura e di età.
Soprattutto sono giovani. Prima, Giovinco era considerato troppo basso e minuto per giocare nella Juve, ora sta diventando una pedina chiave anche della Nazionale: effetto moda Barcellona? O effetto dell'antico far di necessità virtù?
Comunque, anche questo conta relativamente: Maradona non era alto, non era magro e non era muscoloso; e nessuno gli ha mai detto che non andava bene. E Messi è considerato il migliore di questi tempi di difensori comunque muscolari.
Cambiano i tempi, cambiano le mode, i pesi e le misure; rimane solo il genio calcistico. Quello sì, rimane senza misure e senza tempo.
Già, perché negli anni '90, l'attaccante doveva essere alto almeno 1 e 90 e pesare 90 chili di muscoli. Boksic, Vieri e Weah erano il modello. Ovviamente con eccezioni come Chiesa o Signori. Però si puntava a quello standard, all'attaccante di sfondamento. Al Bierhoff che scardinasse le difese e risolvesse le partite con un colpo di testa su calcio d'angolo. Era un calcio bloccato, le difese avevano bisogno di rilanciare la palla e trovare una torre che la difendesse per rifiatare. Il puntero doveva essere massiccio. Tanto da cercare di modificare il fisico e mettere a rischio tendini, muscoli e articolazioni.
Come nel caso di Ronaldo (quello vero, quello brasiliano). Arrivò in Italia molto più magro, con una massa muscolare molto meno accentuata di quando la lasciò. Poi iniziò a mettere su chili, prima di muscoli, poi di altro, ma questa è un'altra storia. Ci si è riprovato con Pato. Arrivò qualche anno fa in Italia meno muscoloso di quanto non lo sia ora: che ciò possa essere una concausa dei suoi problemi muscolari?
Alla fine la moda cambia, per necessità o per virtù, e quest'anno saremo costretti a fare i conti con attaccanti d'altezza minore. Andati via Ibrahimovic, passano di moda i Borriello, rimangono i short players. D'ingaggio, di statura e di età.
Soprattutto sono giovani. Prima, Giovinco era considerato troppo basso e minuto per giocare nella Juve, ora sta diventando una pedina chiave anche della Nazionale: effetto moda Barcellona? O effetto dell'antico far di necessità virtù?
Comunque, anche questo conta relativamente: Maradona non era alto, non era magro e non era muscoloso; e nessuno gli ha mai detto che non andava bene. E Messi è considerato il migliore di questi tempi di difensori comunque muscolari.
Cambiano i tempi, cambiano le mode, i pesi e le misure; rimane solo il genio calcistico. Quello sì, rimane senza misure e senza tempo.
Pubblicato su Datasport e Italiagermania4-3.com il 26 ottobre 2012
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