mercoledì 20 aprile 2016

Cammino di San Benedetto - quarto giorno - Trevi nel Lazio-Collepardo - 20 aprile 2016

Ringraziando il cielo la colazione al bar Collo si svolge rapidamente, anche perché ci sono posti in piedi. Il problema è che qualcuno si accontenta anche solo delle ciambelle, qualcun altro, invece, va a caccia di cornetti trovandoli al bar Revolution. Mi fanno morire i nomi dei bar in inglese.. Oggi troveremo anche il Road café e lo Speedy pizza, tutto questo in Ciociaria..
Alle 8 siamo in marcia, in bella salita verso l'arco di Trevi (antica dogana romana: due fiorini..). A Trevi trovammo anche la cascata. Mancava la fontana, ma dice si sia trasferita a Roma da un bel po'..
..arco di Trevi, seguire le frecce..
Anche oggi il paesaggio è verde e molto bello, e solitario.
Il sottoscritto mette praticamente il pilota automatico così può dormire anche camminando..
A Guarcino (dove il torrente Cosa affluisce nel Sacco - e la consorte fa giustamente notare che così nacque il CoSacco), decidiamo che ci meritiamo la pizza. Sarà un grave errore.. Anche perché non ci meritavamo il cameriere scout che ha fatto tutti i cammini possibili inimmaginabili e che ci vuole spiegare come si fa..
Ma il vero problema è la digestione nella salita a Vico nel Lazio: 3 km dalle belle pendenze. E difatti cala un silenzio piombigno riempito internamente dalle più diverse maldicenze e dal pensiero "se ero ricco andavo a Rimini".
Vico è stupendamente medievale, e anche la gente ci guarda come i medievali guarderebbero dei marziani. Lo spettacolo del sottoscritto grondante non sarà di certo il top del sogno, ma in fondo son solo un camminatore con bastone in carbonio 14, zaino stile babbo natale, calzoncini alla marinara, improbabile cappellino bianco HELLAS, scarponi tipo astronave, occhiali da sole specchiati rossoneri e maglietta zuppa: che sarà mai?
Viste le bellezze del luogo, le poche aperte, proseguiamo per giungere infine a Collepardo, altro gioiellino medievale. 
..a Collepardo i platani fanno tutto da sé..
Tra qualche mugugno, avendo dovuto bere in fretta la meritata birra per la premura dell'ostiera, guadagnamo la camera in stile tardo ottocentesco e piombiamo in un sonno pesantissimo fino alle 19,30.
..tramonto collepardesco..
A questo punto la giornata riserva la beffa. Nonostante a due passi ci sia un ristorante famoso ed invitante, nel paese delle erbe e delle fettuccine, orbene chiude di mercoledì. Gli altri ristoranti sono lontani per noi, lo Scoiattolo è chiuso per restauro e rimangono solo due pizzerie. Entriamo speranzosi perlomeno in un'insalata, e invece no: solo pizza.
Da ora in poi, per noi, Collepardo sarà solo Collepizza.

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