sabato 23 aprile 2016

Cammino di San Benedetto - settimo giorno - Arpino-Roccasecca - 23 aprile 2016

Dall'Arpinate all'Aquinate.
Oggi si va da casa di Cicerone a casa di san Tommaso d'Aquino (nato a Roccasecca), detto il "Doctor angelicus", o anche il "bue muto".. Quaestio di punti di vista..
Queste pietre trasudano storia, il sottoscritto strasuda e basta, invece.
Da qualche giorno siamo minacciati dall'acqua celeste. Ma soprattutto dai panni inasciugabili. Un vero pellegrino lo si riconosce nei giorni umidi:

..lo stendillegrino..
Dopo la colazione con pane (duro) per i miei denti, approfittiamo della schiarita per partire alla volta di Civitavecchia, ovvero dell'antico borgo soprastante Arpino e che tra le mura ha una porta a sesto acuto antichissima..
..porta a sesso acuto..
Da lassù scendiamo e risaliamo tra uliveti, cavalli e teneri puledrini per raggiungere l'inizio della Gola del Melfa. Praticamente un canyon de noartri. È qua che lo scrivente fa l'amara scoperta, un'autentica lezione di vita: è impossibile avere sempre tutto sotto controllo. E infatti l'aggeggio infernale, la macchina diabolica altrimenti detta cellulare è rimasta all'asciutto ad Arpino. Per fortuna sui cammini si incontrano persone assai generose e comprensive che ti portano il telefono in mezzo alle montagne, oltre agli abitanti che ti fermano per fare quattro chiacchiere in amicizia e simpatia autentiche.

La seconda parte della tappa è caratterizzata dalla discesa su una mulattiera fino alla gola, e da una pioggerellina non troppo fastidiosa che ci fa sembrare dei buffi esseri camuffati da venusiani
..il gobbo di Nostradamus..
Poi ci aspettano 7 chilometri di gola (uno dei sette vizi capitali) per sbucare infine a Roccasecca. Prima però incontriamo dei cacciatori di lumache e il padrone del B&B che è venuto a cercarci prima di andare a lavorare..
Commossi rifiutiamo il passaggio (vade in retro, Machina) e spilucchiamo qualcosa al bar prima di infilarci in doccia e poi in branda.. 
..mani giganti e naso aquinino: la statua di San Tommaso..
Felicità sono dei piedi asciutti..
Per fortuna piove (alla faccia di Roccasecca..) e abbiamo la scusa per non visitare molto.
Immancabile però è la passeggiata prima di cena al castello degli Aquino e alla prima chiesa dedicata al santo autoctono
..giochi di luce e nubi oscure all'orizzonte..
Scopriamo inoltre che non si possono tirare le colombe, supponiamo perché troppo pesanti e fanno male..
..ma i coriandoli?
Lauta cena a seguire, poi infradiciati corriamo a preparaci per la tappa finale di domani..
Questo significa: danza tribale della pioggia solo serotina, stenditura dei panni su tutti i ganci e gancetti del B&B, tisanina salutista (il "canarino") e toglitura delle pile da tutti gli orologi che fanno tic-tac.. 
Il pellegrino è un essere sensibile e urtabile..

N.B.: Altri eventi degni di nota:
a). Roccasecca ha dato i natali anche al celeberrimo Severino Gazzelloni, il flauto d'oro, mi informa la moglie..
b). La prenotazione al ristorante siamo riusciti a farla a nome Brontolani..
c). Ergo, la consorte è stata tosto ribattezzata Sabrina Gazzelloni Brontolani Vien dal Mare..
d). Un responsabile delle pro loco locali ci informa che "i pellegrini di una volta non esistono più". Ribattiamo che i pellegrini di una volta sono già passati.. Ne passeranno altri ora..
e). Altro insulto: passando vicino a una scuola materna un marmocchio indigeno, puntando il tremolante indice, urla: "Guarda, gli Scout!". Ora si starà chiedendo perché gli Scout lo hanno incenerito con lo sguardo..

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