mercoledì 4 luglio 2012

David cuor di leone: Ferrer vs. Murray

Day 9 a Wimbledon: è il giorno dei quarti maschili. Manca solo uno dei Fab Four, ed è un’occasione che forse non si ripeterà per Andy Murray che però dovrà dare battaglia per avere la meglio sullo spagnolo meno considerato di sempre, ma eccezionale per rendimento e continuità: David Ferrer. 


David cuor di leone: Ferrer vs. Murray
..Getty Images: il leone David contro l'aspirante leone d'Inghilterra Murray..


Giornata da sballo per gli appassionati del tennis: i quarti di finale a Wimbledon sono una scorpacciata non indifferente per i maniaci della pallina gialla. Manca Nadal, fermato inaspettatamente da Rosol qualche giorno fa, e da quella parte del tabellone si rivolgono le speranze degli inglesi che dall’epoca d’oro di Fred Perry aspettano con ansia un vincitore britannico nel torneo di casa. Lo scozzese Andy Murray avrà perciò, come ogni anno, tutta la pressione sulle sue spalle.
Andremo subito ad analizzare questo match che è il più incerto dei quattro e il più interessante dal punto di vista tecnico a causa del possibile (se Murray attaccherà con un po’ di coraggio) confronto di stili. Gli altri tre quarti, infatti, portano con loro già un pronostico chiuso: Nole con Florian Mayer e Tsonga contro Kohlschreiber dovrebbero avere vita abbastanza facile ed estromettere così i due tedeschi (risultato comunque eccezionale per la Germania, che si rifà un pochino del risultato calcistico degli Europei). Queste partite sono programmate sul campo n. 1 a partire dalle 14 ora italiana. Alla stessa ora, sul Centre court, aprirà le danze Roger Federer contro il redivivo Mikhail Youzhny; ad una prima analisi solo il mal di schiena potrà fermare lo svizzero visto che i confronti tra i due pendono dalla parte dell’ex numero 1 del mondo con un invidiabile 13-0, l’ultimo dei quali giocato due settimane fa alle semifinali di Halle e terminato con un perentorio 6-1 6-4.
Tutta un’altra musica per il match clou della giornata che vedrà l’idolo di casa Andy Murray fronteggiare lo spagnolo David Ferrer. I due partono da un Head to head in perfetta parità: 5-5 gli scontri diretti. Ferrer favorito sulla terra battuta, ma ha vinto l’ultimo scontro sul “duro” cioè sette mesi fa a Londra alle ATP World Tour Finals.
Si prevede un match in cui Andy Murray ha tutto da perdere e David Ferrer solo da guadagnarci. La pressione dei tifosi, della federazione, dei media è tutta sulla scozzese mentre Ferrer conferma una volta di più di essere un giocatore eccezionale: non per talento, ma per convinzione, per determinazione, per duttilità. Basti pensare che ha polverizzato nei turni precedenti un finalista di Wimbledon come Roddick e quel Martin Del Potro in predicato d’essere il n. 4 mondiale di riserva. Da diverse stagioni il buon David bazzica tra la quarta e la sesta posizione mondiale e a 30 anni è capace di ottenere il suo best result a Wimbledon dopo aver vinto il torneo di 's-Hertogenbosch come preparazione al torneo londinese: chapeau!
Murray ha invece avuto turni abbastanza agevoli sulla carta, ma rivelatosi poi insidiosissimi. Karlovic, Baghdatis, Cilic: tutti gli hanno dato filo da torcere ed è rimasto in campo quasi due ore in più dello spagnolo. Ci si aspettava di più da lui, ma comprendiamo le sue difficoltà psicologiche più che tecniche.
Ecco perché consideriamo scivolososissimo questo tuno per Andy Murray, che sulla carta dovrebbe essere il favorito, seppur di poco. Abbiamo visto però David mutare pelle come un serpente e sconfiggere chi sull’erba ha armi ben più potenti di lui, lo abbiamo visto fare una campagna erbivora decisamente brillante dopo un torneo come il Roland Garros che avrebbe dovuto essere la sua priorità. Dall’altro lato della rete c’è invece un Murray che ha perso al primo turno del Queen’s e che ha sofferto, forse ancora per la troppa pressione, lungo tutto il torneo. 

Andy però sarà sostenuto dal “suo” pubblico: basterà o sarà ancora un fardello troppo pesante da portare per le sue spalle?

Il programma completo della giornata lo trovate qui.


Articolo pubblicato su Vavel il 4 luglio 2012

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