Day 10 a Wimbledon: è il giorno delle semifinali femminili. Angelique Kerber vs. Agnieszka Radwanska e Serena Williams vs. Viktoria Azarenka. La nostra analisi verterà su quest’ultima partita che ha tutta l’aria e le premesse di una finale anticipata.
..a me farebbe di molta paura.. |
Nel bailamme che
regna da qualche anno alla testa della classifica WTA Vika Azarenka è
forse la più temibile tra le “giovani” pretendenti, Serena Williams la
più coriacea tra la “vecchia” guardia. Dopo essersi sbarazzata
agevolmente della detentrice del titolo Petra Kvitova ora solo la
potenza della bielorussa Vika può impensierire l’americana in quella che
si può considerare una finale anticipata. Troppo esili la polacca Agnieszka Radwanska (fisicamente) e la tedesca Angelique Kerber (esperienzialmente) per incutere timore alle corazzate che si affrontano per seconde sul Centre court. Le altre aspiranti al trono sono cadute chi per età (Clijsters) e chi per motivi insondabili (Sharapova).
Rimangono perciò papabili la numero due
del seeding, la bielorussa, e la numero 6, l’americana, ultima
extra-europea tra i 16 giocatori d’ambo i sessi ad arrivare in fondo a
quest’edizione dei Championships e ancora in corsa con la sorella per il
titolo del doppio femminile. Certo, se si dovessero guardare i
precedenti non ci dovrebbe essere storia: 7 vittorie a una per Serena
che ha “brutalizzato” la bionda Vika anche nell’ultimo incontro di
Madrid, sulla già mitica terra blu di Tiriac, dove si sono fronteggiate
in finale: 6-1 6-3 lo score maturato in poco più di un’ora di gioco.
Anche l’unico precedente sull’erba di Wimbledon datato 2009 è perentoriamente marcato Serena.
Inoltre, contro la Kvitova, la minore delle Williams ha dimostrato di
sovrastare le avversarie con la personalità e con una presenza mentale
che via via che ci s’avvicina all’atto conclusivo ci fa apparire Serena
come una spietata cacciatrice che fiuta l’odore di una facile preda.
La Azarenka però sa che approdando
in finale avrebbe non solo un’occasione unica di alzare il trofeo più
prestigioso bissando la conquista di uno Slam dopo gli Australian Open
di gennaio, ma anche di riprendersi la posizione n. 1 mondiale.
Per fare questo dovrà giocare con molta intensità, essere costantemente
aggressiva per non permettere alla campionessa americana di tirare il
fiato, visto che le condizioni fisiche di Serena appaiono ancora
piuttosto precarie. Insomma, vincerà chi non sbaglierà, chi tirerà più
forte e più spesso e chi farà sbagliare l’avversaria: poche finezze
previste sul Centrale in questa partita.
Tra l’altro Vika potrà ancora utilizzare
la sua arma segreta (fino a quando la WTA non deciderà qualcosa in
merito): sfondare non solo il campo dell’avversaria con le sue bordate,
ma.. anche i timpani. Come disse in una folgorante battuta Peter Ustinov
riferendosi a Monica Seles: “I'd hate to be next door to her on her wedding night”; non vorrei essere il suo vicino la sua prima notte di nozze..
E per gli interessati, trovate qui notizie sulla prima grunter..
Segnaliamo infine a latere i due doppi femminili tricolorati, Schiavone–Pennetta ed Errani–Vinci,
che si giocano l’accesso alle semifinali mentre provano gli schemi per
il doppio olimpico. Il programma completo della giornata lo trovate come di consueto qui.
Articolo pubblicato su Vavel il 5 luglio 2012
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