lunedì 2 luglio 2012

Il Biscotto Sudamericano

Il giorno dopo la vittoria dell'Italia sulla Germania il ct della Spagna, Del Bosque, ha dichiarato di non essere assolutamente pentito di non aver fatto il tanto temuto, al di qua delle Alpi, “biscotto”.

Ringraziando gli spagnoli (anche se è come ringraziare un topo d’appartamento di non esserti entrato in casa) vi riproponiamo il biscotto più famoso occorso tra due nazionali, volutamente tralasciando il famigerato 2-2 tra Svezia e Danimarca del 2004.
Si racconta, infatti, che anche a latitudini sudamericane la sportività alle volte latiti. Se poi è una giunta militare che organizza un mondiale, che ci tiene particolarmente a far valere le proprie ragioni patriottiche con le buone e/o con le cattive, allora possiamo capire come un portiere di origini argentine, tesserato per un club argentino, che si trova a giocare un Mondiale nel 1978 in Argentina, ma che difende la porta del Perù proprio contro l’Argentina, la quale Argentina deve vincere con tre reti di scarto segnandone almeno quattro, non si impegni proprio al massimo (usiamo pure questo eufemismo) e subisca 6 gol. Ci sono voluti 29 anni perchè il portiere Quiroga ammettesse la cosiddetta mermelada peruana (marmellata peruviana). Ne passerà forse ancora qualcuno perché sia fatta un po’ di luce anche sul biscotto scandinavo.

Ci rimane però la curiosità di sapere, e questo difficilmente ci verrà spiegato, come mai tutte queste combine abbiano nomi di dolciumi, visto che spesso risultano indigeste, almeno per qualche palato.

Nel frattempo consigliamo di non scommettere sulla volontà di fare completa luce su questi episodi, visto anche il vizio nazionale di puntare a colpo sicuro, previa telefonata.

Pubblicato su IG43 il 22 giugno 2012

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