Day 11 a Wimbledon: è il giorno delle semifinali maschili. Tutti a guardare un match che si presenta da solo come storico: Federer vs. Djokovic; gli inglesi invece a tifare Murray contro Tsonga, l’invasore francese.
E’ sicuramente la semifinale più attesa, per qualcuno la finale anticipata. Appuntamento storico: per la prima volta Federer e Djokovic si affrontano sull’erba e lo fanno in semifinale a Wimbledon
in programma come primo match sul Centre court alle ore 14 italiane.
Era l’unica semifinale di uno Slam che mancava nella personale sfida tra
i due. Oggi anche quella casella sarà riempita e conterà tantissimo.
Non solo l’opportunità di giocarsi una finale di Wimbledon, che per
Roger sarebbe l’ottava, un record assoluto, ma anche la posizione numero
1 della classifica ATP. Vincendo il torneo lo svizzero riguadagnerebbe
il vertice del ranking e andrebbe alla caccia di un nuovo record sulle
orme dell’idolo Pete Sampras: le settimane da n. 1, ora è fermo a 285.
E poi c’è anche una questione più sottile tra i due. Non si amano, si rispettano.
Ieri Roger diceva che non sarebbe andato volentieri a cena con il
serbo. Troppo diversi nello stile i due, e ognuno cercherà di prevalere
sull’altro per dimostrare rispettivamente che non è ancora l’ora di
andare in pensione oppure che lo scettro è definitivamente passato di
mano.
Gli Head to head vedono ancora in testa, di poco, Federer per 14 a 12. Delle
ultime sette sfide, però, Nole ne ha vinte 6, cedendo allo svizzero
solo nella memorabile semi del Roland Garros del 2011. In teoria, l’erba
londinese dovrebbe essere la più adatta per cambiare questo trend, ma
quest’erba e questo Djokovic non sembrano le condizioni ideali per un
Roger che alle volte soffre di qualche colpo a vuoto.
Vediamo infatti favorito lo svizzero
qualora questi riesca a conquistare rapidamente i primi tre set facendo
leva sul servizio. Più la partita si allungherà e più le chance
aumenteranno per il serbo. Stesso discorso per i singoli punti: più
Roger riuscirà a impostare gli scambi sull’uno-due (ad esempio con il
serve & volley o con lo schema servizio e dritto), meno darà spazio a
Nole di cercare lunghi palleggi sulle diagonali per aprirsi lo spazio a
fulminanti lunghilinea.
Fondamentale sarà anche capire come i due
si presentano fisicamente a questo appuntamento. Sappiamo che Federer ha
sofferto di problemi alla schiena, ma si è allenato abbastanza
regolarmente e ha passato indenne l’ostacolo dei quarti. Nole, che è di
circa sei anni più giovane, sembra particolarmente in palla, anche se
nel corso dell’anno ha sofferto di qualche pausa dopo la strabiliante
cavalcata del 2011. Il tempo trascorso in campo è comunque quasi uguale:
circa 10 ore l’uno in sei partite. Chi se l’è vista decisamente peggio è
stato Federer costretto al quinto da Benneteau e al recupero di
addirittura due set a zero, ma nel complesso è stato un cammino
abbastanza agevole per entrambi.
Il programma completo della giornata, compresi gli incontri del doppio e degli juniores, lo trovate qui.
Articolo pubblicato su Vavel il 6 luglio 2012
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