mercoledì 6 giugno 2012

..l'Ikea è un parco giochi..

..dove perdi sempre e comunque. Surreale. Gli addetti sembrano più quelli di Mac Donald's che quelli della pubblicità patinata. Ho visto brufolosi, gobbi e obesi. Donne dalla mano un po' troppo pesante al trucco, uomini dalla pancetta prospiciente l'utenza.
Finta cortesia e malcelata graziosità. D'altra parte, essere costretti come polli in batteria renderebbe acido un figlio dei fiori (che andavano comunque in un altro tipo di acido).
Colpisce lo sforzo che fanno ad essere gentili, ma rimane una nota stonata e stridula nella voce di questi poveracci e di queste poveracce. Lo sguardo che non ti guarda tradisce la voglia omicida: la stessa che prende i polli ad azzannarsi l'un l'altro nei capannoni senza luce e senza aria vere.

Mangeranno quotidianamente alla mensa Ikea, mi chiedevo? Temo di sì. Dacci oggi il nostro truciolo salmonato quotidiano.


L'apice si raggiunge all'uscita, reparto spedizioni: il commesso gay canta anni '80 e ha unghie curatissime e capelli gellati, si interrompe per guardare se gli è arrivato un sms, ti chiede tre volte l'indirizzo con sufficienza e un tono lievemente sopra il consentibile..

Ci ho lasciato molta pena, e quasi 700 euro..


3 commenti:

  1. eh se 'un ti garba la prossima volta vai dall'antiquario no? così ci lasci 7milionidieuri!

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  2. Un tempo facevano una meravigliosa pubblicità finta che diceva più o meno: Vieni da PIPPEA, alla California di Livorno, a solo 350 km dall'uscita dell'autostrada... e alle prime 300mila telefonate in arrivo regaliamo un forno!

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