Day 4 a Wimbledon: la speranza inglese contro il bombardiere croato che proprio a Wimbledon si fece conoscere al grande pubblico. Match di interesse probante per l’allievo di Ivan Lendl.
Come
da qualche anno a questa parte, tutti gli occhi british sono volti
speranzosi verso Andy Murray. Scozzese quando perde, ma inglese quando
vince, il buon (?) Andy ogni anno si dice fiducioso di poter competere
per il titolo più prestigioso. Dai tempi di Fred Perry (1936) un suddito
di Sua Maestà non alza il trofeo di casa, purtroppo abbiamo molti dubbi
che quest’anno sia la volta buona.
Non dubitiamo della buona volontà di Murray
che da qualche tempo si affida ai consigli addirittura di Ivan Lendl,
spia della sua voglia di migliorare. Non si sono però ancora visti i
frutti sperati di questa collaborazione, ma a nostro avviso quello che
Ivan sta cercando di inculcare al suo neopupillo è una propensione
maggiore all’attacco, strategia che sui prati londinesi è praticamente
un must, nonostante le modifiche al manto erboso degli ultimi anni. Vero
è anche che Andy si trova davanti tre mostri come Re Roger, Djokovic e Rafa Nadal. Dovesse riuscire a vincere uno Slam non si potrà dire che non se lo sia meritato.
D’altra parte abbiamo un gigante come Ivo
Karlovic, croato, che parteciperà alle prossime Olimpiadi, sempre in
quel di Wimbledon. I prati di Church Road sono gli unici scenari dello
Slam che gli portano fortuna: suo miglior risultato è infatti un quarto
di finale datato 2009, perso contro un certo Federer. Questo ovviamente è
dovuto alla tipologia del suo gioco: Ivo è un bombardiere che dall’alto
dei suoi 2 metri e 8 centimetri serve bordate che sull’erba diventano
difficili da contrastare.
Ci si ricorda ancora un suo match contro il nostro Daniele Bracciali
del 2005: 51 aces e partita durata 4 ore e 17 minuti, persa poi per
12-10 al quinto. Insomma, una vera e propria macchina da ace,
specialista dei tie-break. Celebre poi è il suo profilo twitter dove
Karlovic è spesso protagonista con fulminanti e spassosissime
battute. Ormai a 33 anni il suo livello di gioco è sceso di molto, e lo
stanno a testimoniare i risultati non brillantissimi dell’anno in corso.
Sceso ormai al posto 59 del ranking, non crediamo presenti un’ostacolo
insuperabile per il miglior ribattitore del circuito, che però dovrà
stare solido e ben concentrato.
Tre soli i precedenti, datati 2007 e 2008,
tutti sul cemento americano e tutti vinti dallo scozzese. Il match è
programmato sul Centre Court come seconda partita della giornata dopo Serena Williams che inizierà alle 13. Il programma completo.
Articolo pubblicato su Vavel il 28 giugno 2012
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