mercoledì 27 giugno 2012

The Match of the Day: Djokovic vs. Harrison

Da oggi cercheremo di segnalarvi quale partita secondo noi sarà interessante da seguire per motivi tecnici, ma non solo. Il tennis è fatto di giocatori, quindi di persone, e le storie si intrecciano inevitabilmente con la pura tecnica e con la nuda tattica. Day 3 a Wimbledon: abbiamo scelto di analizzare per voi l'ultimo match sul Centrale: Djokovic vs. Harrison.

..dev'essere bellino avere qualcuno che crede in te..

Quarta e ultima partita di oggi sul mitico Centre Court vedrà il numero uno del mondo e detentore del titolo Novak Djokovic opposto a uno dei giovani più interessanti e promettenti, lo statunitense Ryan Harrison.
I due giocatori arrivano al secondo turno dopo aver superato in maniera diversa il primo ostacolo. In scioltezza Nole si è sbarazzato del mosquito Juan Carlos Ferrero, già detentore di uno Slam, nel classico match d’apertura di Wimbledon. Con un po’ di fatica Harrison ha invece superato in quattro partite Yen-Hsun Lu di Taipei.
Pensiamo possa essere un match interessante non tanto per il risultato (Djokovic è nettamente favorito) quanto per vedere la distanza tra due generazioni di tennisti. Nole è il presente del tennis, ha 25 anni, è nel pieno della maturità fisica e tecnica e anche quest’anno gioca per ottenere grandi risultati dopo l’annus mirabilis che fu il 2011. Harrison ha 20 anni e sta cercando di accumulare l’esperienza necessaria per fare il definitivo salto di qualità (tanto per citare un dato: sarà il suo quarto match a Wimbledon, il quattordicesimo sull’erba). Attualmente è numero 48 del mondo e si porta sulle spalle un ingombrante macigno: essere il futuro del tennis americano.
Il giovane statunitense arriva però da un buon allenamento sull’erba, ha raggiunto infatti le semifinali a Eastbourne meno di una settimana fa, perdendo dal nostro Andreas Seppi. Quest’anno Ryan non è stato fortunato nei sorteggi agli Slam, ha perso infatti da Murray al primo turno australiano, da Simon al Roland Garros, sempre al primo turno, e ora gli tocca il numero 1 al mondo già al secondo round. Consigliato l’uso di cornetti napoletani.
Gli Head to head vedono in vantaggio per 1-0 il serbo. L’unico incontro essendo avvenuto l’anno scorso a Cincinnati sul cemento preparatorio agli US Open e ha fatto registrare la netta superiorità di Nole per 6-2 6-3.
La speranza è quella di vedere i progressi di Harrison che qualche grattacapo ci auguriamo possa dare a Novak. Il gioco dell’americano, infatti, è costruito sui ben solidi servizio e diritto (marchio di fabbrica: Nick Bollettieri), ma ha anche un buon gioco a tutto campo, sa fare il serve and volley e ha un buon tocco; pecca ancora un po’ in difesa e i passanti non sono ancora sicurissimi. Certo, contro i traccianti e le bordate di Nole, dovrà dare il meglio di sé, ma sarà di certo un test probante per il numero uno, praticamente al rientro dopo due settimane di riposo dalle gare.

Articolo pubblicato su Vavel il 27 giugno 2012

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