TENNIS - Commentiamo un articolo apparso sul settimanale londinese The Sunday Times a firma di Lynn Barber (una giornalista che non si occupa abitualmente di tennis) questa settimana. Un "pezzo" molto duro con Nadal, che ha avuto già diverse critiche in tutto il mondo tennistico, in cui la giornalista tenta di mettere in cattiva luce il campione spagnolo. "Non dice quello che pensa".
Ci siamo imbattuti in una discussione del sito
Bleacher Report (sito americano di giornalismo sportivo) riguardante un
articolo pubblicato dal settimanale londinese The Sunday Times. Prima di
iniziare a parlarne, per chi conosce l'inglese, diamo i riferimenti: la critica e la discussione all'articolo li trovate a QUESTO INDIRIZZO
ed è firmata da Chris Chase. L'articolo in questione invece è firmato
da Lynn Barber e lo trovate cliccando in un link del terzo paragrafo
della pagina che vi abbiamo indicato prima (gli articoli del The
Sunday Times sono a pagamento per cui non possiamo linkarvi direttamente
a quel sito, ma solo alla trascrizione fatta da Bleacher Report che
comunque è gratuita, ndr).
L'articolo suscita interesse perchè "fuori dagli schemi", e anche la
reazione si presta a qualche considerazione che vorremmo condividere con
voi. Intanto l'autrice: Lynn Barber non è una giornalista
sportiva. Ha 67 anni ed è famosa soprattutto per le sue interviste (per
cui ha vinto diversi premi) e per i suoi libri (anche autobiografici)
che spesso sono incentrati su argomenti "piccanti". È stata anche
giornalista per Penthouse. Insomma, non ho letto altro di lei,
ma sembrerebbe poco interessata al lato sportivo di Nadal. Durante gli
Internazionali d'Italia riesce ad ottenere un'intervista con Rafa,
perciò segue la sua partita (contro Lorenzi) e poi viene ricevuta nell'hotel dello spagnolo per intervistarlo mentre lui è sottoposto a un massaggio. È presente anche Benito Perez-Barbadillo, PR del tennista, che lo aiuta nella traduzione dall'inglese.
Lynn Barber introduce subito il suo articolo esprimendo parte della sua antipatia nei confronti di Rafa. Ecco le ragioni: 1) Perché la riceve in mutande (essendo sul lettino del massaggiatore) 2) Perché parla male l'inglese e quindi si fa aiutare nelle traduzioni che vengono però diluite nel linguaggio dei PR...3)
Perché secondo lei è troppo stanco (dice che le ripetono che ha avuto
una brutta giornata, ma che è il suo lavoro e ha solo giocato una
partita e firmato autografi)...
Poi continua rivolgendogli domande abbastanza "spinose", nessuna di argomento tennistico, insinuando alcune cose:
1. Che il suo rapporto con la fidanzata non può essere soddisfacente (perché si vedono poco).
2. Che non si sposerà con lei perché non ci vede nessuna passione,
anche se avere una fidanzata lo mette al riparo dalle insinuazioni
sull'essere omosessuale (dice che con quelle canotte le ricorda Freddy
Mercury).
3. Che non ha temperamento (cita McEnroe, Agassi, Connors; ah, che originalità!).
4. Che viene trattato dai giornalisti come fosse un bravo ragazzo con
i piedi per terra solo perché non cambia il cellulare da un anno
Insomma, tutta una serie di commenti personalissimi e molto provocatori.
Poi parlano di Tiger Woods, che Rafa dice di ammirare non
addentrandosi in commenti sulla sua vita privata mentre lei insiste nel
fargli vedere una certa ipocrisia nella figura pubblica del golfista in
confronto alle sue vicende personali. Parlano della droga e di
Agassi, ricordando quella che per lei è l'unica posizione un po' forte
di Rafa, Per il resto si nota che la giornalista ritiene che lui non
dica quello che pensa, ma quello che gli impongono di dire. Nel
complesso è un articolo abbastanza impietoso nei confronti non tanto di
Rafa quanto della vita che fa. Il commento del Bleacher Report si
scaglia contro questa visione, facendo notare che non c'entra nulla con
il tennis e che è incentrato solo a diffamare Rafa.
Però, però...
A me piace molto Rafa, l'immagine che traspare di lui è quella di una bravissima persona, etc... etc...
Però alcune notazioni che fa la scrittrice sono molto
interessanti...Non su Rafa, ma sulla vita di questi sportivi
ultra-famosi che stanno sotto l'occhio dei riflettori 24 ore su 24, 365
giorni l'anno; e che quindi sono costretti a essere sempre
misurati, irreprensibili per non incorrere nelle ire di sponsor e
mass-media (come è successo a Tiger Woods, ma anche a Rooney, e
ultimamente a Giggs)! L'impressione che ho personalmente avuto è
che si cercasse a tutti i costi lo scoop, o il caricare i toni di
sfumature che non penso facciano parte del mondo di Rafa, solo per
ricavarne un articolo "forte". La questione di fondo sulla quale sembra
comunque interessante ragionare è: vale la pena vivere una vita così
controllata e che DEVE essere immacolata in nome dello sport (ma più che
altro in nome delle logiche commerciali dello show business)?
Secondo la giornalista evidentemente no, secondo Rafa evidentemente sì; e secondo voi?
Articolo pubblicato su Ubitennis il 11 giugno 2011
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